Gli impianti /PPI costituiscono un’evoluzione dei tradizionali impianti cannoni ad aria compressa, semplificandone l’istallazione e la gestione.
Non più tanti singoli cannoni separati, ma una rete di distribuzione dei punti di sparo
Le potenzialità
La differenza rispetto agli impianti tradizionali risiede nella tipologia di istallazione: nel /PPI SYSTEM (brevettato) i serbatoio vengono sostituiti da una rete di tubazioni-serbatoio dalla quale vengono derivati i vari punti di utilizzo ai quali viene associata una valvola di sparo.
Ad ogni punto di sparo la giusta potenza
Il /PPI SYSTEM, quando abbinato alle Ns. valvole a sparo parzializzato, permette di gestire l’onda d’urto in maniera controllata, sfruttando solamente i picchi di potenza e riducendo di conseguenza al minimo i consumi di energia. Tale soluzione riduce i costi di gestione e i livelli di inquinamento ambientale.
I vantaggi:
- semplicità di realizzazione;
- facilità di montaggio e manutenzione;
- riduzione degli ingombri di zona: il ricorso all’impiantistica /PPI risulta vincente in quelle realtà dove è richiesta l’istallazione in spazi ristetti (ideale per istallazione a bordo nave, etc.);
- sicurezza e semplicità di gestione;
- estrema versatilità: l’impianto può essere adattato facilmente al layout delle strutture esistenti e può essere integrato e modificato nel corso del tempo a costi minimi;
- versatilità di applicazione;
- bassi costi di esercizio;
- eliminazione della necessità di intervento umano;
- continuità e regolarità della produzione grazie all’eliminazione delle fermate causate da mancanza di materiale;
- eliminazioni di ritardi per mancato deflusso del materiale dalle strutture di stoccaggio;
- eliminazione del pericolo per la sicurezza degli operatori;
- pulizia di zone con azione preventiva alla formazione di incrostazioni, cumuli e compattamenti;
- fluidificazione di materiali insilati per agevolarne lo scorrimento ed evitare la creazione di zone morte: si garantisce un ricambio costante del materiale stoccato in accordo con una logica FIFO rd arginando il rischio di deterioramento del prodotto;
Gli settori di applicazione:
- industria di
- cemento
- calce
- calcestruzzi
- chimica
- frantumazione
- legno e truciolati
- trattamento inerti
- cave di estrazione
- acciaierie
- fonderie
- centrali termoelettriche
- impianti di filtrazione
- mangimifici
- mulini farine
- aziende agroalimentari
- cartiere
- vetrerie
- cokerie
- industria farmaceutica
- centri di stoccaggio in prossimità di aree portuali, saline ed altri
- trasporti marittimi
Gli utilizzi
- Pulizia e svuotamento delle strutture di stoccaggio (sili, tramogge, cassoni, stive, etc.)
- Fluidificazione di materiali stoccati
- Stoccaggio ed estrazione materiali sfusi
- Cicli di cottura di materie prime
- Riciclaggio industriale
- nei cicli di produzione del cemento per la rimozione e prevenzione della formazione di incrostazioni all’interno dei condotti ove transitano gas a temperature elevate
- nei forni calce per agevolare lo scorrimento del materiale in corrispondenza di zone dove tendenzialmente tende a rallentare e/o arrestarsi
- pulizia di parti di macchine da depositi anomali di materiale
- pulizia di pareti dove il deposito di polveri calde o fredde può produrre inconvenienti
- contro il consolidamento del materiale all’interno di grossi sili che, nel tempo, rischiano di ridurre la capacità di stoccaggio
- con azione pulente delle strutture di stoccaggio
- etc.
Un’accurata gestione dei materiali stoccati garantisce inoltre un elevato livello di efficienza dell’impianto:
- Nel ambito agroalimentare è possibile gestire la pulizia sili permettendo il transito di sementi diverse all’interno delle stesse strutture senza contaminazione delle stesse
- Evita il rischio di formazione di compattamenti e zone morte che non garantiscono il ricambio nel materiale stoccato (in alcuni settori è importante mantenere una logico FIFO per evitare il rischio di deterioramento del prodotto) e che riducono le potenzialità di stoccaggio delle strutture stesse
- Evita la formazione di ponti e di camini all’interno delle strutture di stoccaggio che ostacolano le fasi di estrazione del materiale: nei casi più gravi il deflusso dalle strutture di stoccaggio è completamente arrestato comportando danni e ritardi di produzioni con ripercussioni economiche a volte notevoli
- In ambito navale è possibile facilitare le operazioni di scarico delle stive riducendo, se non addirittura eliminando, la necessità di intervento diretto degli addetti salvaguardandone la sicurezza e riducendo notevolmente i tempi di impegno delle macchine per movimentazione terra.