Oggi è possibile il rispetto di tolleranze di lavorazione ristrette
Le domande:
- A cosa serve la precisione delle macchine utensili quando il materiale non mantiene le sue dimensioni e quando le deformazioni avvengono durante la saldatura a causa della sua instabilità?
- Avete mai esaminato l’incidenza sui costi di produzione dei trasporti, dei tempi morti, dell’impiego del forno e del consumo energetico?
- Le superfici ossidate e l’accresciuto consumo di utensili dopo il trattamento termico rappresentano per voi un inconveniente?
- Avete mai dovuto disegnare un pezzo idoneo alle dimensioni del forno esistente o eseguire una antieconomica suddivisione di un pezzo in più parti trattabili?
- Avete mai avuto difficoltà a pianificare il raggiungimento del “punto 0” quando le parti vengono deformate durante la produzione o il trattamento termico? Avete mai dovuto raddrizzare le strutture una seconda volta nonostante i rischi di tale procedura?
- Avete mai avuto dei reclami dovuti a deformazioni, sebbene le parti avessero passato il collaudo finale senza alcuna obiezione?
- Ricordate il dispendio di dover fare uscire i pezzi dalle linee di produzione e doverli trattare, controllare e forze raddrizzare?
- Preferireste evitare la raddrizzatura a causa dei rischi indotti al materiale eseguendo tale operazione?
Se la risposta è sì,
il processo di distensione mediante vibrazioni è la soluzione.